Come dovrebbe essere: e come alle volte accade…
La scuola identifica delle “difficoltà di apprendimento” e le segnala alla famiglia; il bambino è valutato secondo la Consensus Conference sui DSA e viene stilata una diagnosi completa sia di profilo funzionale che di piano di aiuto per casa, scuola ed operatore; Si presenta la diagnosi a scuola e si stila il PDP con pochi ma efficaci strumenti dispensativi/compensativi; Si applica il PDP a scuola.
Come si vive nella realtà: anche se vi sono delle situazioni
di eccellenza, ma troppo spesso accade ancora che…
La scuola dice “è semplicemente svogliato; basta che si
applichi di più, ah ora sono tutti DSA?”; la famiglia fa comunque una
valutazione, ma arriva dopo più di 8 mesi: si perde l’anno. La relazione è una
semplice dicitura con “Disturbo Specifico di Apprendimento”, la scuola non sa
che cosa deve fare; La famiglia va da uno specialista che utilizza la Consensus
Conference per i DSA, ma la scuola vuole quella dell’ente pubblico (senza
conoscere la normativa che prevede l’ausilio per i DSA anche con diagnosi di
privati in attesa di conferma); passano altre settimane affinché si applichi la
normativa. La frustrazione a scuola aumenta, il pomeriggio per fare i compiti a
casa è una tragedia. Il PDP non arriva, quando arriva non viene totalmente applicato.
Il bambino a fine anno (se) viene promosso, ma ciò al durissimo costo di essere
emotivamente e fisicamente “stremato” e con lui i suoi genitori.
Qual è la tua esperienza?