Alcuni BES possono essere anche temporanei.
I
Bisogni Educativi Speciali, come abbiamo visto nel precedente post (qui) sono di tre tipi: 1- alunni con certificazione di disabilità, 2- con disturbi evolutivi (DSA, ADHD, etc) e 3- alunni nell’area dello svantaggio
socio-economico, linguistico e culturale.
Per questi ultimi, essendo previsti interventi verificati nel tempo, gli aiuti si attuano solo fin quando serve.
In questo caso daremo priorità alle strategie educative e didattiche più frequenti anziché alle modalità di dispensazione/compensazione.
Facciamo un esempio: se un ragazzino ha diagnosi di Dislessia, sarà sempre dislessico sia a scuola primaria che secondaria. Se invece abbiamo un ragazzo emigrato, oppure con problematiche, ad esempio, di ansia/depressione momentanee (separazione dei genitori, difficoltà in adolecenza, etc) i sui Bisogni Educativi Speciali potranno essere tempoeranei, diversamente da ciò che accade ai soggetti con DSA.
Vediamo la normativa:
Per questi ultimi, essendo previsti interventi verificati nel tempo, gli aiuti si attuano solo fin quando serve.
In questo caso daremo priorità alle strategie educative e didattiche più frequenti anziché alle modalità di dispensazione/compensazione.
Facciamo un esempio: se un ragazzino ha diagnosi di Dislessia, sarà sempre dislessico sia a scuola primaria che secondaria. Se invece abbiamo un ragazzo emigrato, oppure con problematiche, ad esempio, di ansia/depressione momentanee (separazione dei genitori, difficoltà in adolecenza, etc) i sui Bisogni Educativi Speciali potranno essere tempoeranei, diversamente da ciò che accade ai soggetti con DSA.
Vediamo la normativa:
“Si
avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinchè siano
messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a
differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le
misure dispensative (…) avranno carattere transitorio ed attinente
aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e
didattiche (…) più che strumenti compensativi e misure dispensative”
(pag. 3 CM MIUR n° 8-561 del 6/3/2013).
Dunque, escludendo gli studenti con diagnosi clinica (come Autismo, RM, Disturbi Linguaggio, ADHD, Disturbi Specifici Apprendiemnto), tutti gli alunni che però hanno situazioni di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, allora l'attuazione dei Bisogni Educativi Speciali potrebbe anche essere di tipo temporaneo.
Tratto da: Bisogni Educativi Speciali: le 10 precisazioni
Dunque, escludendo gli studenti con diagnosi clinica (come Autismo, RM, Disturbi Linguaggio, ADHD, Disturbi Specifici Apprendiemnto), tutti gli alunni che però hanno situazioni di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, allora l'attuazione dei Bisogni Educativi Speciali potrebbe anche essere di tipo temporaneo.
Tratto da: Bisogni Educativi Speciali: le 10 precisazioni